Storie e leggende del Masso delle Fanciulle, tra tradizione pastorale e resistenza
La leggenda, o meglio le leggende sul Masso delle Fanciulle sono numerose, di queste la più nota è quella che racconta che due belle sorelle mentre pascolavano il gregge nei campi intorno al fiume, si intrattenevano cantando melodiose armonie; un signorotto locale, invaghitosi di loro tento di avvicinarle; le due ragazze per sfuggire alle sue grinfie si gettarono nelle acque del fiume che da allora le ricorda con un leggero mormorio.
Questi luoghi sono anche storicamente noti perché lungo il tratto del fiume Cecina, che va da Ponte di Ferro alle Bocche di Pavone, durante la seconda guerra mondiale si son verificati diversi episodi di guerriglia tra le truppe nazifasciste e i partigiani che nei boschi si nascondevano.
Io ne consiglio la visita durante la settimana, meglio ancora se la mattina presto o nel tardo pomeriggio, il piacere e il benessere sono assicurati.

Come raggiungerlo:
Dalla strada regionale 439, provenendo da Saline di Volterra, imbocchiamo l’incrocio a sx dopo il “Ponte di Ferro” (cartello Masso delle Fanciulle e Masso degli Specchi), e percorreremo circa 6 km in piano, ignorando qualsiasi deviazione a destra e inistra della strada principale, arriveremo ad un ponticello in cemento che supera il torrente Possera. Fatti ancora 500m arriviamo al a fabbricato pompe del locale acquedotto dove finisce la strada asfaltata e dove si può già lasciare l’auto; qui c’è anche una fontanella. Se si vuole proseguire per altri 600 metri su sterrato, arriveremo al fiume Cecina, dove in un ampio piazzale potremo lasciare la nostra auto.
Da qui inizia il percorso a piedi che prevede il guado del fiume Cecina muovendosi su dei massi posizionati ad hoc, si prosegue tra i campi, poi per un breve tratto nel bosco, fino ad arrivare al Masso delle Fanciulle (43°18’18” N-10°56’10,6”E). Già in questo primo punto è possibile fare il bagno, ci sono delle spiaggette e vari punti in cui potersi accomodare; diversamente si prosegue con altri 10 minuti di cammino sulla riva destra del fiume costeggiando un muretto che è l’antico gorile del mulino di Berignone, fino al Masso degli Specchi (43°18’18”N-10°56’21,7”).
Dalle auto al Masso degli Specchi, considerare circa 20 minuti di percorso a piedi
Aggiungo che in questa zona sono frequenti gli annuvolamenti e i temporali pomeridiani di breve durata ma di discreta intensità. Se siete coraggiosi, non scappate via appena vedete nuvole all’orizzonte, spesso passano.
Non ci sono punti ristoro, il parcheggio è incustodito, l’accesso gratuito; si ricorda di rispettare il regolamento delle riserve.