Una targa su un edificio racconta il legame tra Sarzana e i Bonaparte e lo stesso Napoleone lo ricordò nelle sue ultime memorie. Dall’esilio al controllo del mondo, storia di una famiglia che ripartì da Sarzana
Oggi, 21 luglio 2016, la città di Sarzana festeggia 551 anni. Per l’occasione è stata organizzata una grandissima festa, con tanto di Notte Bianca dal programma faraonico. Sono molti i personaggi illustri anche del passato che potrebbero festeggiare questo compleanno. Tra i tanti che legano la propria storia a quella della città di Sarzana, Napoleone Bonaparte è certamente uno dei più famosi.
La famiglia Bonaparte, sarzanese per scelta
C’è chi nasce a Sarzana e la ama per tutta la vita, c’è chi invece Sarzana la sceglie. Quest’ultimo sembra essere il caso della famiglia Bonaparte.
Secondo una tradizione accettata e avvalorata dallo stesso Napoleone, i Bonaparte sono originari di Firenze, dove all’epoca dei confronti tra guelfi e ghibellini si schierarono con i ghibellini. Nel Duecento, quando i guelfi presero il controllo di Firenze, i Bonaparte furono così costretti all’esilio.
L’esilio li portò prima a San Miniato, dunque a Sarzana. Nei documenti sarzanesi, il primo Bonaparte citato è Gianfardo, iscritto come Bonapars (la ricostruzione dell’albero genealogico è comunque incerta e c’è chi dice che questo collegamento sia stato forzosamente spinto dallo stesso Napoleone, alla disperata ricerca di un’area di nobiltà).