La differenza tra panigacci e testaroli: come da uno stesso impasto nascono mondi diversi.
Ma che differenza c’è tra panigacci e testaroli?” Se vivete tra Deiva Marina e la Lunigiana, vi sarete sicuramente sentiti fare questa domanda mille volte. Altrettante volte vi sarà capitato di non riuscire a dare una risposta certa e convincente o di ascoltare spiegazioni diverse e contrastanti.
La verità è che
panigacci e
testaroli sono due piatti tipici della cucina povera della Lunigiana che nascono da un
impasto molto simile (quello dei panigacci è appena più denso), ma differiscono quanto a
preparazione e consumo (anche se va ammesso che c’è qualcuno che adora confondere le idee, servendo i panigacci come per tradizione si fa con i testaroli).
Come abbiamo già fatto anche per la farinata (se vi interessa scoprirne la storia, leggete qui), proviamo a scoprire di più su questi piatti.
L’impasto comune
Tanto i panigacci quanto i testaroli nascono da una semplicissima pastella di:
Niente di più semplice da preparare anche a casa. In generale la pastella è un po’ più densa per la preparazione dei panigacci e un po’ più fluida per i testaroli, ma la differenza tra i due piatti non sta certo in questo. Diversa è la cottura, che richiede – per la preparazione come da tradizione – il forno a legna ed è quanto rende difficile replicare la ricetta sui fornelli casalinghi.
I testaroli, giù da Pontremoli